Grazie alla raccolta di dati clinici e campioni biologici, Casa Sollievo ha potuto avviare molteplici ricerche accomunate dall’obiettivo di conoscere meglio e combattere il virus che ha cambiato le nostre vite
L’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza ha avviato uno studio osservazionale, denominato COVID-19-SGR, per la creazione di un database con dati clinici e campioni biologici di pazienti affetti da Covid-19 ricoverati a Casa Sollievo della Sofferenza, con l’obiettivo di valutare la possibile associazione tra le caratteristiche biologiche e le caratteristiche fenotipiche della malattia e il loro ruolo predittivo (positivo o negativo) sul suo decorso.
Lo studio osservazionale, portato avanti da un gruppo di lavoro multidisciplinare di oltre 50 specialisti, ha generato diversi studi e ricerche che danno e daranno un importante contributo alla lotta contro il Coronavirus e i suoi effetti devastanti.
“Questo gruppo di lavoro ha riunito per la prima volta clinici e biologi per un progetto condiviso di ricerca, in una collaborazione estesa che crea nuove opportunità per la ricerca medico scientifica, che è nel DNA di Casa Sollievo, riconosciuta come IRCCS ormai da trent’anni”, spiega Angelo Vescovi, Direttore Scientifico dell’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza. “Alcuni dei migliori professionisti del nostro ospedale stanno lavorando insieme per dare il proprio contributo al superamento della pandemia, mettendo a disposizione la propria esperienza e competenza e rappresentando i valori di qualità, efficienza e professionalità che guidano l’operato di Casa Sollievo fin dalla sua creazione”.
LA RICERCA GENERATA DALLO STUDIO OSSERVAZIONALE
DIAGNOSI DI COVID-19
Il primo studio generato dalla raccolta dei dati clinici riguarda la diagnosi di COVID-19 in pazienti con tamponi nasofaringei negativi, un problema riscontrato nel 20-40% del totale dei tamponi effettuati. La diagnosi radiologica e clinica ha dimostrato di avere una sensibilità dell’80% per i radiologi e del 90% per i clinici rispetto alla diagnosi sierologica.
PROTEINA ADAMTS13
La raccolta di campioni biologici ha permesso di avviare diversi studi sui marcatori predittivi del Covid-19. Il primo studio pubblicato riguarda la proteina ADAMTS13: una riduzione dei livelli di questa proteina, misurata in laboratorio nei primi giorni di ricovero di un paziente affetto da Covid-19, è legata ad un rischio maggiore di mortalità durante l’ospedalizzazione. Lo studio, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista “Thrombosis and Hemostasis”, è stato coordinato da Elvira Grandone, medico responsabile dell’Unità di Ricerca Emostasi e Trombosi dell’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo.
GEN-COVID
Casa Sollievo partecipa allo studio GEN-COVID, finalizzato a comprendere le basi genetiche e molecolari della suscettibilità all’infezione da SARS-CoV-2 e la suscettibilità a un esito clinico potenzialmente più grave, grazie ai campioni biologici raccolti dalla rete di oltre 35 ospedali in tutta Italia.
VACCINI
I vaccini costruiscono una grande opportunità e speranza per superare al più presto possibile la pandemia. Tuttavia appare importante definirne attraverso studi osservazionali gli specifici comportamenti nei diversi soggetti che sono o non sono stati precedentemente esposti al virus.
Tra il personale sanitario di Casa Sollievo sottoposto al Vaccino Pfizer BioNTech (circa 3.000 persone), è stato avviato uno studio per la determinazione del titolo anticorpale Covid-19 prima della seconda somministrazione. I dati preliminari sembrano confermare che, dopo la prima somministrazione di vaccino, più dell’80% dei soggetti che ha avuto una precedente esposizione al virus presenta un titolo anticorpale elevato, facendo ipotizzare che sia sufficiente soltanto una dose in questi soggetti, anche se resta da valutare il titolo anticorpale sul lungo periodo.